All’inizio di ogni anno scolastico potremmo provare a chiederci perché crediamo nella scuola e qual è la scuola nella quale crediamo.
Crediamo nella scuola perché corrisponde a quegli organi che nell’organismo umano hanno la funzione di creare il sangue, portando a tutti gli altri organi, giorno dopo giorno, battito per battito, la rinnovazione e la vita. Crediamo nella scuola che consente a ciascuno, nel rispetto delle sue peculiarità, di contribuire con il lavoro al progresso della società.
Negli ultimi anni numerose e difficili sono state le sfide da affrontare, non solo educative e formative, ma anche sociali e relazionali. Le istituzioni scolastiche pugliesi hanno risposto e continuano a farlo, accettando l’impegno e rilanciando: nuovi ambienti di apprendimento, formazione scientifica, valorizzazione della filiera tecnologica e professionale, abilità multilinguistiche, uso consapevole e critico della multimedialità e della transizione digitale, educazione ai principi e ai valori della legalità, lotta alla dispersione, non solo tramite il potenziamento delle competenze di base, ma anche grazie alla pratica del teatro, della musica, delle arti figurative e performative.
Anche per questo rivolgo, dunque, a tutti i miei più sinceri auguri di un anno scolastico sereno e vissuto con autenticità.
Agli studenti e alle famiglie, perché abbiano fiducia nelle istituzioni alle quali si rivolgono e trovino in questa fiducia la forza del rispetto e della collaborazione.
A tutti coloro che lavorano nella scuola, perché in ogni suo spazio -nelle aule, nelle segreterie, nelle palestre e nei cortili- portino nuova linfa a chi tende la mano e si riconoscano quotidianamente in ciò che fanno.
A quanti intraprendono un nuovo percorso, di studio o lavorativo, e a quanti si sono adoperati con dedizione negli uffici scolastici regionali e territoriali per consentire il raggiungimento di questo risultato.
A chi, dopo anni di servizio, ha sempre e ancora il coraggio di riscoprire i frutti del proprio impegno e le energie necessarie per rinnovarlo.
Non è facile, del resto, percorrere una strada senza commettere errori; abbiamo tutti bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo.
Queste idee semplici: fare il proprio dovere, giacché solo una scuola che si sforzi di creare cittadini potrà consentire ad ognuno di avere la sua parte di sole e di dignità.
Buon anno scolastico!
Giuseppe Silipo